IL SALE FA BENE AL CUORE 

Lui, lei e l’altra: così identifichiamo i personaggi di questo racconto. In questo vortice, in una costante ultima cena. In attesa che una vita si spenga in dissolvenza come una candela, nella speranza che un altro Natale le riaccenda i fuochi. È la storia di una fine, così come il tempo e noi siamo lì a guardare,  perché c’è tutto quello che dovrebbe essere e succede tutto quello che dovrebbe succedere: una casa, un assassino, e una morte. E noi che guardiamo vogliamo la verità. Perché la verità sembra essere l’unica cosa che conta. I personaggi di questo racconto sono vittime dei nostri attimi, in un cammino già segnato. 

Questo testo nasce dalla necessità di far sempre di più aprire gli occhi alle coscienze che camminano in noi e accanto a noi. Non c’è la speranza. Non c’è il lieto fine. Accade ciò che accade. Sempre più vero, sempre più spesso. La speranza non è nella storia ma è nei pensieri, nei sogni, nelle parole di tutte le donne che abbiamo incontrato, anche solo per un giorno, durante il nostro percorso laboratoriale che ha avuto luogo, quest’anno per la seconda volta, presso La Società cooperativa Quadrifoglio, casa di accoglienza per donne vittime di violenza. Tutte le donne alle quali va il nostro grazie, perché il testo prende forma grazie a loro, grazie soprattutto alla loro verità.

CREDITI

DRAMMATURGIA E REGIA SALVATORE VENTURA

DISEGNO LUCI GABRIELLA ZITO

CON ROBERTO MULIA, DELIA ODDO, ISABELLA LUNA SCIORTINO 

CO- PRODUZIONE TEATRO COMUNALE L'IDEA - COOPERATIVA SOCIALE QUADRIFOGLIO- ASS.CULT.B-LATERALE 

TEATRO COMUNALE L'IDEA - SAMBUCA DI SICILIA